La pandemia e i suoi effetti hanno cambiato radicalmente le regole del gioco nel mondo del lavoro, tanto da dare origine al fenomeno della cosiddetta “Great Resignation”.
Uno degli ambiti più critici in questo senso è il Supply Chain Management, ovvero la gestione della Supply Chain (catena di fornitura).
Vi presentiamo oggi due strumenti efficaci per affrontare il problema: il Temporary Management e l’Outsourcing.
Il termine è stato coniato per rappresentare l’ondata eccezionale di dimissioni volontarie cui si è assistito negli ultimi due anni e di cui ancora non si vede la fine.
Alcuni numeri che inquadrano il fenomeno:
Si tratta del sintomo più evidente di un mutamento strutturale nel rapporto tra lavoratore e azienda, che è trasversale ai vari settori e che sta colpendo in modo generalizzato le principali economie mondiali.
Gli effetti di questo fenomeno in azienda si palesano con la mancanza, più o meno improvvisa, di personale. Quando le dimissiono arrivano dalla stessa area (e magari in rapida successione), c’è un elevato rischio di paralisi delle attività.
Tornando all’ambito del Supply Chain Management: il momento storico, infatti, è particolarmente complesso a causa di una concomitanza di crisi su vari fronti, come ad esempio lo shortage di componentistica, le difficoltà del trasporto via mare e le tensioni sui prezzi di svariate commodity (anche a causa del conflitto russo – ucraino).
Se ad un contesto così critico si aggiunge la mancanza di personale per gestire i processi legati alle Supply Chain, ecco che si creano i presupposti per minare la continuità aziendale.
Come rispondere agli effetti della Great Resignation in un’area così delicata? Temporary Management e Outsourcing possono rappresentare due soluzioni efficaci per gestire il problema, rispettivamente nel breve e nel medio/lungo termine.
Se l’uscita di personale genera normalmente “buchi” organizzativi che possono durare anche diversi mesi, nell’ambito del Supply Chain Management il problema purtroppo si amplifica.
Si tratta, infatti, di funzioni aziendali con processi complessi ed interconnessi: per governarli servono elevata professionalità ed esperienza, fattori che rendono particolarmente lungo il periodo tra l’uscita di una persona e l’ingresso di una nuova risorsa.
Il Temporary Management risponde precisamente a questa esigenza: fornire tempestivamente professionisti del ruolo, con l’esperienza necessaria in quello che sarà un incarico temporaneo. I ruoli coperti vanno da quelli più operativi (planner, expediter, buyer, per citarne alcuni) a quelli di responsabilità e management, fino agli incarichi dirigenziali. I cosiddetti “Temporary Manager”.
Cosa rende il Temporary Management così funzionale come strumento di emergenza? Di seguito alcuni aspetti:
Una volta risolta la contingenza di breve termine, può valere la pena di valutare attentamente il proprio perimetro di attività, per capire se tutto ciò che viene gestito sia effettivamente core per l’area. Spesso, infatti, sono presenti processi o “fette” di attività che hanno la spiacevole caratteristica di essere poco centrali rispetto al perimetro dell’area, ma di assorbire una quantità significativa di risorse.
È su questi ambiti “non core” che può intervenire in modo efficace l’outsourcing: se gestire in prima persona determinati processi o segmenti che non sono centrali per l’azienda porta ad un elevato utilizzo delle proprie risorse, perché non affidarli a professionisti che ne fanno il loro core business?
Naturalmente la scelta degli ambiti da esternalizzare è cruciale per beneficiare appieno dei vantaggi dell’outsourcing: serve identificare le aree in cui l’azienda è poco efficiente e che è costretta a trascurare per la mancanza di risorse da dedicare (o che richiedono competenze verticali e strumenti non presenti).
Alcuni esempi di Outsourcing nella Supply Chain:
Un outsourcing ben progettato porta diversi vantaggi all’azienda che lo implementa. Scopriamo quali:
La risposta all’attuale periodo di grande incertezza, specialmente nell’ambito della Supply Chain, passa attraverso la conoscenza di strumenti efficaci ed affidabili da attivare in risposta alle criticità che di volta in volta si presentano.
Temporary Managing ed Outsourcing rappresentano in quest’ottica due preziose leve a disposizione dei manager per superare le difficoltà contingenti e riappropriarsi di tempo e risorse da dedicare alle attività chiave della propria area.
In Makeitalia ci occupiamo, sin dal 2008, di Supply Chain Management, supportando i nostri clienti nella gestione e ottimizzazione della catena di fornitura in diversi aspetti, quali acquisti, logistica, pianificazione e qualità.
Tra i nostri servizi, appunto, affianchiamo le aziende anche attraverso il Temporary Management e l’Outsourcing. Il nostro obiettivo costante è quello di migliorare le performance dei nostri clienti, supportandoli nella gestione dei diversi aspetti della Supply Chain.
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